La parola panico deriva dal nome della divinità
Pan (simbolo di natura e universo e fermento di ogni cosa creata) ed indica uno
stato emotivo di paura che nasce a fronte di un problema reale o presunto. Quando
parliamo di disturbi di panico,
dunque, ci riferiamo a quelle improvvise crisi dettate da una paura che nella
maggior parte si rivela infondata ma che dimostra un’alterazione dello stato
emotivo del soggetto affetto da tali disturbi.
La crisi
porta la persona ad avere palpitazioni, sudorazione fredda, sensazione di vuoto
e di pericolo imminente.
DISTURBI DI PANICO: ANDIAMO NELLO SPECIFICO
Una delle
conseguenze di tale disturbo è l’agorafobia ovvero, la paura di trovarsi in
posti cui sarebbe difficile fuggire o allontanarsi in caso di pericolo; il
soggetto, in preda al panico, dà pieno sfogo alla crisi. La persona, quindi, si
isola ed evita di uscire proprio per non incappare in spiacevoli situazioni.
Un’altra conseguenza, dunque, è l’isolamento.
L’ansia, il
fattore scatenante la crisi, coinvolge completamente il soggetto malato
impedendogli di reagire in maniera logica. I successivi problemi fisici
(difficoltà respiratorie, vertigini, etc..) portano al crollo mentale e appunto
alla crisi vera e propria.
Il mondo
scientifico, oggi, non riconosce nei suddetti disturbi una causa principale ma
piuttosto una predisposizione psicologica a tali problemi. La psicologia e la
psicoterapia hanno fatto comunque passi da gigante e nel giro di pochi anni, le
guarigioni dai disturbi di panico
sono aumentate. In particolare, la psicoterapia cognitivo-comportamentale, ha
elaborato un percorso da intraprendere con il paziente. La persona malata
prende coscienza di ciò che vive e viene così sostenuta nel cammino di guarigione
che la porterà ad avere una nuova modalità di pensiero, più sana e gestibile.
La
prescrizione di farmaci antidepressivi (di competenza dello psichiatra) porta a
rimedi momentanei ma comporta il rischio di forte dipendenza. La psicoterapia,
invece, si propone di risolvere il problema sostenendo il paziente in una
guarigione fatta solo ed esclusivamente dalla consapevolezza.
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