mercoledì 11 febbraio 2015

Come curare l'iperidrosi: metodi e tecniche più diffusi

Tante persone affette da iperidrosi si chiedono come curare questo disturbo: la sudorazione eccessiva, infatti, oltre ad essere un fastidioso problema di natura fisica, si configura anche come una forma di disagio sociale. Le macchie sui vestiti generano imbarazzo ed ansia e possono anche aggravare l'instabilità emotiva nel pazienti che presentino già disturbi psicologici o psichiatrici. Per curare l'iperidrosi esistono fondamentalmente due tipi di terapie: quella casuale, che viene utilizzata per le forme di iperidrosi secondaria (cioè rientrante nei sintomi di una patologia già nota) e quella sintomatica, mirata alla cura dell'iperidrosi essenziale (che cioè si presenta senza cause specifiche). Nella cura dell'iperidrosi secondaria fondamentalmente la terapia mira alla risoluzione della condizione patologica casuale: nel caso di obesità, ad esempio, si agirà per ottenere un calo ponderale, mentre nel caso di menopausa si cercherà di intervenire con una terapia sostitutiva con ormoni. Vediamo adesso come si cura l'iperidrosi essenziale, che rappresenta la forma più diffusa: la terapia sintomatica, inoltre, viene utilizzata anche per i pazienti psichiatrici, in cui l'iperidrosi non è soltanto una conseguenza dell'instabilità emotiva, ma sembra esserne un fattore aggravante, o anche quando un caso di iperidrosi secondaria non risponde alla terapia casuale.


La terapia sintomatica per la cura dell'iperidrosi utilizza metodiche diverse: antitraspiranti, ionoforesi, farmaci, psicoterapia, chirurgia e tossina botulinica. I pazienti interessati alla risoluzione del problema possono analizzarle con l'aiuto del proprio medico specialista, per capire quale metodo è più adatto al caso ed alle caratteristiche specifiche. Gli antitraspiranti sono generalmente la terapia di prima scelta e la sostanza più efficace sembra essere il cloruro di alluminio, che ha datto buoni risultati nel caso di ipersudorazione non eccessiva. Molto diversa è la tecnica della ionoforesi, che consiste nel far passare corrente di bassa intensità attraverso la cute nella parte del corpo interessata da iperidrosi: il metodo è non invasivo e viene utilizzato da quanti non abbiano ottenuto risultati soddisfacenti con gli antitraspiranti. Per quanto riguarda i farmaci, si può dire che non ne esistano di specifici contro la sudorazione profusa: spesso si ricorre agli psicotropi, ma i dosaggi sono troppo elevati, con effetti collaterali molto pesanti. L'approccio psicoterapeutico, invece, mira a prendere consapevolezza del disturbo piuttosto che a curarlo. La chirurgia agisce con l'asportazione delle ghiandole sudoripare delle ascelle o con un intervento sul nervo simpatico. In ultimo, la tossina botulinica viene utilizzata poiché è in grado di bloccare la secrezione del sudore da parte della ghiandola sudoripara.

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