martedì 15 aprile 2014

Agorafobia: ecco il caso che sta scuotendo l’ America

Paziente guarisce grazie a Facebook


Arlynn Presser è una giovane donna di 40 anni che da almeno 10 anni soffre di una grave forma di agorafobia, che la tiene costretta e rinchiusa in casa, per via dell’enorme difficoltà derivante dal vivere gli spazi aperti.
Come sappiamo l’Agorafobia è la paura degli spazi aperti e più in generale paura del caos e della folla. Esistono numerosi casi Agorafobia registrati in tutto il mondo ed è possibile suddividerli anche in casi più o meno leggeri legati alla stessa sindrome.
Ciò che ha sconvolto l’opinione pubblica è il caso di Arlynn Presser, una giovane donna, stanca di essere vittima del terribile disturbo d’ansia.
Per vincere il suo disturbo, ha provato una cura, che ha poi ritrovato riscontro anche negli psicoterapeuti che l’hanno seguita.

Ecco come Arlynn ha deciso di sconfiggere l’agorafobia:

Arlynn è partita da Facebook, il noto social con il quale è possibile stringere rapporti di amicizia, senza lasciare casa e comodamente dalla propria scrivania ha conosciuto 335 amici.
Stanca della malattia, ha deciso di viaggiare, andando a trovarli tutti, con il solo obiettivo di sconfiggere la sua paura. Così ha viaggiato per 365 giorni, prendendosi un anno sabatico, conoscendo 335 amici, pernottando in 51 città del mondo, e visitando ben 12 paesi.

La testimonianza di Arlynn è stata fondamentale per gli psicoterapeuti che con l’approccio cognitivo comportamentale hanno potuto notare il miglioramento nel carattere della paziente.
La donna, dice ancora di avvertire di tanto in tanto un forma di attacco di panico, ma adesso, dopo i suoi innumerevoli viaggi, non li fa vincere, gestendo la sua ansia, nel migliore dei modi.


mercoledì 27 novembre 2013

Iperidrosi: definizione, tipologie e caratteristiche del disturbo

tecniche per la cura dell'iperidrosi
Il termine iperidrosi viene utilizzato per indicare un disturbo che causa sudorazione eccessiva: la sudorazione è un fenomeno naturale e necessario per la regolazione della temperatura corporea, regolato da stimoli di una parte del sistema nervoso vegetativo, che in alcuni individui lavora ad un livello più elevato del necessario per mantenere la temperatura costante (dando quindi vita all'eccesso di sudore). In generale l'iperidrosi viene vissuta con grande disagio da quanti ne sono affetti, poiché può danneggiare l'autostima e la sicurezza dell'individuo, a causa delle evidenti macchie di sudore sui vestiti e le mani sempre umide: proprio per questo gli approcci dedicati alla risoluzione di questo problema vengono pianificati secondo esigenze specifiche, trattate caso per caso, al fine di trovare la terapia meno invasiva. Da un punto di vista medico viene operata una distinzione tra iperidrosi primaria e secondaria: quest'ultima si manifesta quando l'iperidrosi fa parte dei sintomi di una patologia nota. Sono diverse, infatti, le condizioni che possono causare sudorazione eccessiva, come ipertiroidismo, terapie ormonali, malattie psichiatriche, obesità e menopausa. L'iperidrosi primaria (o essenziale) si può manifestare in tre modalità: palmare, ascellare e plantare (con altre localizzazioni meno frequenti al tronco e/o alle cosce o al viso).

Terapie e cura dell'iperidrosi

La terapia per la cura dell'iperidrosi si differenzia sulla base della natura del disturbo stesso: nei casi di iperidrosi secondaria, si mira a risolvere la condizione patologica casuale, con interventi mirati alla risoluzione del disturbo da cui deriva. La terapia sintomatica, invece, viene riservata ai pazienti affetti da iperidrosi primaria, a quelli psichiatrici o anche a quelli colpiti da iperidrosi secondaria che tuttavia non abbiano risposto alla terapia casuale: in questo caso, i metodi più utilizzati sono antitraspiranti, ionoforesi, farmaci, psicoterapia, chirurgia e botulino. Tra gli antitraspiranti, la sostanza più efficace è il cloruro di alluminio; la ionoforesi è una tecnica che consiste nel far passare una corrente di bassa intensità attraverso la cute nella parte del corpo interessata da iperidrosi; nella terapia con farmaci si utilizzano psicotropi e/o anticolinergici, ma gli effetti collaterali sono molto pesanti, mentre per quanto riguarda la psicoterapia l'utilizzo è consigliato più che altro per imparare a convivere con il disturbo. Gli interventi chirurgici mirano all'asportazione delle ghiandole sudoripare dalle ascelle o intervengono sul nervo simpatico. Infine la tossina botulinica viene utilizzata per bloccare la secrezione di sudore da parte della ghiandola sudoripara.

giovedì 12 settembre 2013

I: Cura acne: ecco le prime basi per eliminare i brufoli

L’acne è una fastidiosissima malattia della pelle, che se gestita male, può aggravarsi drasticamente; così quando siamo alle prese con i brufoli, trovare la cura acne adatta alla nostra pelle, non sempre è un’impresa semplice. Ecco allora dei principi comuni, delle basi per la curare l’acne nel migliore dei modi, evitando di fare sempre i soliti errori.

Ecco gli errori più comuni della cura acne fai da te

Gli errori più comuni quando si parla di acne sono molteplici ma vediamone alcune:

Eccessivo desiderio di guarigione: paradossalmente è l’eccessiva necessità o per meglio dire desiderio ad eliminare i foruncoli, che siano essi sul viso, la zona maggiormente interessata da acne, ma anche torace e spalle, che conduce il soggetto sofferente di acne a fare le procedure sbagliate:

-      Stressarsi

-      Schiacciare i brufoli

-      Usare creme acquistate senza il consiglio del dermatologo

-      Tentare cure trovate su Internet

-      Provare la cura acne che un dermatologo aveva prescritto ad una amica

-      Usare la pillola per curare l’acne.

Senza di fatto capire l’origine dell’acne e il tipo di acne (ce ne sono varie forme più o meno severe) è del tutto impossibile guarire dall’acne.

Uno dei Dermatologi a Milano che vanta numerosi cosi di acne curata in tutta Italia, conferma infatti che la prima cosa da fare è chiedere un consulto di un dermatologo e insieme al paziente guarire in pochi mesi. Di solito l’iter per la guarigione va dai tre ai 4 mesi.

Importante è seguire la cura costantemente e non saltare mai i farmaci o le creme preposti. Il dermatologo consiglia, nei casi di acne severa, anche una terapia post acne, con l’obiettivo di eliminare la pelle che appare macchiata ma che in realtà cela delle cicatrici da acne.

 

Continua la lettura con:

http://www.projectvar.net/acne-viso-come-curare-i-brufoli-efficacemente/

mercoledì 4 settembre 2013

Cura Cellulite: come eliminarla definitivamente

La Cellulite è un disturbo della cute molto diffuso nelle donne che indipendentemente dal peso in eccesso, presentano la classica pelle a buccia d’arancia; chiaro segnale di una pelle che perde di tonicità ed elasticità.
Al contrario di quanto si possa pensare, non è solo con il movimento fisico che si avvia la cura della cellulite, bensì anche con altri accorgimenti che solo un Dermatologo può consigliare.

In generale quando si parla di Cellulite si parla di lipodistofia, ossia l’infiammazione cronica del tessuto adiposo che porta all’indurimento del grasso.

La Cellulite si presenta spesso dove la pelle si accumula drasticamente, quindi nella:
  •  cosce
  • glutei
  • avambraccio

e dipende dalla gravità e dall’infiammazione della cellulite, essa può portare anche dei disturbi e dei dolori, oltre ad un danno complessivo all’estetica di ogni persona, con grasso in abbondanza, dall’aspetto molle.

Cura Cellulite: iniziamo a lottare contro la ritenzione idrica

A danneggiare la nostra pelle è la ritenzione idrica; così basta pensare che l’insorgere della Cellulite è da vedere come una spugna che lentamente si inzuppa d’acqua, dando vita a sbalzi sotto cutanei.

Pertanto una alimentazione che mette al primo posto l’obiettivo di eliminare i liquidi e le scorie, aiuta la cura della cellulite; inoltre insieme al Dermatologo è possibile effettuare un trattamento di Laser Lipolisi che libera efficacemente dalla pelle a buccia d’arancia.

venerdì 26 luglio 2013

Curare l'acne polimorfa giovanile: ecco i rimedi migliori

Chi non si è svegliato mai una mattina con un terribile brufolo sulla fronte o, peggio ancora, sulla punta del naso, desiderando di tapparsi sotto le coperte per non essere visto da nessuno?
Adesso ci scherziamo su, ma in realtà per chi soffre d'acne polimorfa giovanile, i brufoli sono ben più di un semplice inestetismo e spesso la frustrazione di non trovare una cura efficace porta ad altri problemi di carattere psicologico.
In realtà, l'acne polimorfa giovanile, come tutte le altre forme d'acne, è perfettamente guaribile, purché la terapia sia prescritta e studiata su misura per il paziente da un dermatologo professionista.
Purtroppo, per quanto si sia convinti di risparmiare, i rimedi fai-da-te rischiano di peggiorare notevolmente lo stato della salute della pelle, aumentando la presenza dei brufoli e delle lesioni cutanee. Per poter procedere alla cura della malattia, perché di malattia si tratta, è necessario saper riconoscere da tipologia d'acne si è affetto, in modo tale da elaborare la terapia più giusta.

Come riconoscere l'acne polimorfa giovanile

L'acne è un'infiammazione/infezione della pelle che viene provocata da una produzione eccessiva di sebo che ostruisce i dotti piliferi, creando un ambiente perfetto per la proliferazione dei germi. Il termine polimorfa fa riferimento al fatto che con questa tipologia d'acne, sulla pelle coesistono i tre elementi che caratterizzano le fasi della malattia:
  •         il comedone;
  •         la papula;
  •         la pustola.

Le zone più colpite sono quelle seborroiche, come il viso, le spalle e il petto e i soggetti più colpiti sono i giovani d'età compresa tra i 15 e i 25 anni, indipendentemente dal sesso.

La cura per l'acne polimorfa giovanile

I farmaci usati per curare l'acne polimorfa giovanile a disposizione del dermatologo sono molti, ma la scelta può essere fatta solo in seguito alla visita specialistica. Inutile cercare di curarsi da soli in casa con creme cortisoniche e lozioni antibatteriche, perché spesso l'acne può richiedere persino una cura per via orale. La migliore soluzione è affidarsi al proprio dermatologo di fiducia che con un paio di incontri potrà risolvere definitivamente il vostro problema cutaneo.