mercoledì 27 novembre 2013

Iperidrosi: definizione, tipologie e caratteristiche del disturbo

tecniche per la cura dell'iperidrosi
Il termine iperidrosi viene utilizzato per indicare un disturbo che causa sudorazione eccessiva: la sudorazione è un fenomeno naturale e necessario per la regolazione della temperatura corporea, regolato da stimoli di una parte del sistema nervoso vegetativo, che in alcuni individui lavora ad un livello più elevato del necessario per mantenere la temperatura costante (dando quindi vita all'eccesso di sudore). In generale l'iperidrosi viene vissuta con grande disagio da quanti ne sono affetti, poiché può danneggiare l'autostima e la sicurezza dell'individuo, a causa delle evidenti macchie di sudore sui vestiti e le mani sempre umide: proprio per questo gli approcci dedicati alla risoluzione di questo problema vengono pianificati secondo esigenze specifiche, trattate caso per caso, al fine di trovare la terapia meno invasiva. Da un punto di vista medico viene operata una distinzione tra iperidrosi primaria e secondaria: quest'ultima si manifesta quando l'iperidrosi fa parte dei sintomi di una patologia nota. Sono diverse, infatti, le condizioni che possono causare sudorazione eccessiva, come ipertiroidismo, terapie ormonali, malattie psichiatriche, obesità e menopausa. L'iperidrosi primaria (o essenziale) si può manifestare in tre modalità: palmare, ascellare e plantare (con altre localizzazioni meno frequenti al tronco e/o alle cosce o al viso).

Terapie e cura dell'iperidrosi

La terapia per la cura dell'iperidrosi si differenzia sulla base della natura del disturbo stesso: nei casi di iperidrosi secondaria, si mira a risolvere la condizione patologica casuale, con interventi mirati alla risoluzione del disturbo da cui deriva. La terapia sintomatica, invece, viene riservata ai pazienti affetti da iperidrosi primaria, a quelli psichiatrici o anche a quelli colpiti da iperidrosi secondaria che tuttavia non abbiano risposto alla terapia casuale: in questo caso, i metodi più utilizzati sono antitraspiranti, ionoforesi, farmaci, psicoterapia, chirurgia e botulino. Tra gli antitraspiranti, la sostanza più efficace è il cloruro di alluminio; la ionoforesi è una tecnica che consiste nel far passare una corrente di bassa intensità attraverso la cute nella parte del corpo interessata da iperidrosi; nella terapia con farmaci si utilizzano psicotropi e/o anticolinergici, ma gli effetti collaterali sono molto pesanti, mentre per quanto riguarda la psicoterapia l'utilizzo è consigliato più che altro per imparare a convivere con il disturbo. Gli interventi chirurgici mirano all'asportazione delle ghiandole sudoripare dalle ascelle o intervengono sul nervo simpatico. Infine la tossina botulinica viene utilizzata per bloccare la secrezione di sudore da parte della ghiandola sudoripara.